I fratelli Paolo e Ignazio Florio fuggono dalla Calabria in cerca di fortuna nella Palermo d’inizio Ottocento. Rilevano una bottega di spezie che il giovane Vincenzo, figlio di Paolo, grazie alla sua fame di riscatto, trasformerà in un impero commerciale. Spinto dalla sua ambizione, Vincenzo attraversa gli anni tumultuosi dei moti siciliani fino all’Unità di Italia consolidando il nome di Casa Florio e il suo rapporto con Giulia, la donna per il cui amore ha sacrificato il sogno della nobiltà.
Nell’Ottocento i fratelli Paolo e Ignazio Florio lasciano la miseria di Bagnara Calabra per cercare fortuna a Palermo, dove aprono un’aromateria e in poco tempo diventano ricchi. Ma sarà il figlio di Paolo, Vincenzo, a trasformare Casa Florio in un vero impero commerciale - spezie, tonno, zolfo e navi – negli anni dell’Unità d’Italia. Alimentata da un bruciante desiderio di riscatto, la sua ambizione è di essere trattato da pari dai veri potenti di Palermo: i nobili. Per questo cerca per sé una moglie titolata, ma s’innamora follemente di una borghese, Giulia Portalupi, che lo distoglie dalle sue ossessioni. Queste ricadranno come una maledizione sull’unico figlio maschio, Ignazio, cui spetterà il compito di tenere alto il nome dei Florio.
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