Vero o falso? Questa è la domanda che tutti si fanno pensando alla lunga storia del wrestling professionale. In “Nature Boy”, un documentario della ESPN Films “30 for 30” sulla vita di Ric Flair, il regista Rory Karpf (“I Hate Christian Laettner”) mette a nudo l’anima di qualcuno che milioni di fan pensano di conoscere.
Vero o falso? Questa è la domanda che tutti si fanno, pensando alla lunga storia del wrestling professionale. In “Nature Boy”, un documentario della ESPN Films “30 for 30” sulla vita di Ric Flair, il regista Rory Karpf (“I Hate Christian Laettner”) mette a nudo l’anima di uno sportivo che milioni di fan pensano di conoscere. Partendo da due interviste entusiasmanti ma brutalmente oneste, rilasciate da Flair a 16 mesi di distanza l’una dall'altra, il film ripercorre la sua epica carriera, dalla creazione del personaggio, un biondo Adone, passando per i giorni di gloria dell’NWA e dei Four Horsemen, fino ai suoi strazianti ultimi anni sul ring. I testimoni sono l’élite del wrestling: Triple H, The Undertaker, Baby Doll, Shawn Michaels, Jim Ross, Ricky Steamboat, Sting e Hulk Hogan. Come lottatore puro, era veramente amato. La sua presenza scenica da “Woooo” è stata imitata dagli atleti di altri sport, così come dalla comunità hip-hop. Ma come rivelano i colloqui con i familiari e lo stesso Flair, il suo stile di vita frenetico mascherava la solitudine di un uomo che non riusciva mai a soddisfare il padre medico e scappava da mogli e figli, rincorrendo un destino tragico. È stato Ric Flair a rendere popolare la frase: “Se vuoi essere il migliore, devi battere il migliore”. In questo film, conoscerete il migliore.